Piccole grandi emozioni

Piccole grandi emozioni

Sono settimane che cerco di trovare il tempo per scrivere in questo blog oltre che per leggere gli articoli. Ma a volte la vita travolge e si fatica a trovare il tempo.

Eppure oggi, giornata così stancante e dopo la giornata di ieri ancora più stancante, decido di scrivere, anche per mettere su carta le mie emozioni.

Sono arrivata a Trapani da ormai tre settimane. Dico Trapani come dicessi Treviso, perchè un pò fa male pensare a quanto lontana sono da casa, quindi preferisco non pensarci troppo e ringrazio la tecnologia che mi fa essere vicina anche se lontana alle persone che amo e che sono Casa mia. E a Casa mia c’è anche il Vides.

Oggi mi sento felicemente fortunata però. Perchè nonostante la stanchezza di questi giorni e le difficoltà del trasferimento, della solitudine e della lontanaza, oggi e ieri ho avuto dei momenti nei quali, sommersa dal lavoro, sono stata pervasa da un brivido alla schiena che mi diceva “questo è ciò che voglio fare nella mia vita. Voglio fare ciò che mi da questo brivido di appagamento alla schiena”. Consapevole dei miei limiti, consapevole che una goccia nel mare non può risolvere i problemi del mondo ma può comunque fare la differenza.

Lavoro tutti i giorni a contatto con i migranti che arrivano sulle nostre coste dopo giorni in mare. Ho la fortuna di vedere da vicino i loro visi sorridenti anche quando le gambe zoppicano per il troppo star seduti e rannicchiati nelle barche. Ho la fortuna, come oggi, di dare finalmente un nome e un documento temporanero a un bambino di un mese nato in acque internazionali, nato nella nave, che nessuno aveva riconosciuto prima di oggi, e la fortuna di vedere il viso sorridente della madre che mi dice come ha deciso di chiamare il suo piccolino. E ancora la fortuna e un pò l’imbarazzo di sentirmi ringraziare centinaia di volte solo perchè ho fatto il mio lavoro e ci ho messo l’empatia e la passione di cui non posso fare a meno.

Nonostante io auguri ad ognuno di provare questo brivido alla schiena nella propria vita professionale, sono consapevole che non è per tutti e spesso non per volere del singolo. Quindi mi limito a ringraziare chi dall’alto ha una mano sulla mia spalla… due mani soprattutto sento… una a destra e una sinistra che sono le mie due grandi e lunimose stelle nel cielo. E ringrazio Dio per la Sua mano grande sul mo capo.

E ringrazio anche il Vides, la mia seconda famiglia perchè mi ha aperto la porta che mi ha fatto scoprire quale voglio sia il mio posto.

Valentina

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