MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO I GIORNATA MONDIALE DEI POVERI Domenica XXXIII del Tempo Ordinario 19 novembre 2017   Non amiamo a parole ma con i fatti   1. «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18). Queste parole dell’apostolo Giovanni esprimono un imperativo da cui nessun cristiano può prescindere. La serietà con cui il “discepolo amato” trasmette fino ai nostri giorni il comando di Gesù è resa ancora più accentuata per l’opposizione che rileva tra le parole vuote che spesso sono sulla nostra bocca e i fatti concreti con i quali siamo inveceLEGGI TUTTO

Il desiderio di un’esperienza di volontariato al di fuori dei confini italiani è nato in me qualche anno fa. Dapprima leggevo con ammirazione le storie di altre persone che erano partite, ma non mi consideravo capace di una tale “impresa”. A volte mi davo solo delle scuse “vorrei tanto, ma….”, probabilmente non ci credevo fino in fondo. Col tempo questo desiderio si è fatto sempre più forte fino a diventare una convinzione: “partirò anch’io!”. Una volta raggiunta questa consapevolezza, però, ho cominciato ad interrogarmi in merito al come, dove, quando. Dopo aver brancolato nel buio per un periodo, ho finalmente visto la luce; ho iniziatoLEGGI TUTTO

Maria Grazia Rassu per Vides Padova 18 Settembre 2017   Cumuli di nulla in una Europa molle Sfogliando il Messaggero di Sant’Antonio, vengo colpita da una poesia mirabilmente mutuata dal Vangelo. La riporto così come la trovo scritta Distacco, rinuncia, ascesi – questo sarebbe già volare troppo alto. Non prender nota delle offerte speciali, puro piacere! Non emergere da nessuna parte, tralasciare il più – Acquisto di conoscenza tramite gesti di rifiuto. Solo chi non vede tante cose può vedere qualcosa. L’IO: una forma cava, definita da ciò che tralascia. Quel che si può tener stretto, quel che ci tiene stretti è il meno. AssocioLEGGI TUTTO

RESOCONTO ESPERIENZA VIDES Ho conosciuto l’associazione Vides Veneto grazie ad una mia amica che la frequentava già da un anno. Non mi sarei mai immaginata di trovarmi in questa situazione e di volerla scegliere anche come sbocco lavorativo. Questa esperienza è davvero speciale per me. Mi dà tantissima gioia stare accanto a queste persone, tutte così diverse, e aiutarle. Ci metto davvero il cuore: mi interessa come stanno e vorrei che stessero bene, fossero felici, ma quello che posso fare è semplicemente allietarli con una lezione ricca di sorrisi e di gioia. Non è sempre facile interagire con loro perché alle volte sono scorbutici, tristi,LEGGI TUTTO

‘STUDIO DI UN CASO’ – di AURORA VOLPIN 4AE Anno scolastico 2016-17 Sono Aurora e quest’anno ho avuto l’opportunità di essere l’insegnante del corso B2 per l’apprendimento della lingua italiana. Le studentesse che frequentavano il mio corso erano in tutto quattro: Nedish, Mina, Miriam, Helena. Ho cercato in questi mesi di prestare attenzione a tutte loro, cercando di prendermi cura delle loro esigenze. Inoltre ho posto la mia attenzione sul modo di stare in “classe” di una studentessa in particolare, Nedish. Nedish è una donna di nazionalità turca, vissuta in Romania, lavora in Italia da circa sette anni, ha una splendida figlia che vive inLEGGI TUTTO

Non hai paura? È questa la domanda che mi sono sentita rivolgere, dopo aver detto ad una persona che, quello stesso giorno, sarei andata a trovare degli amici che mi avevano invitata ad una festa in occasione della vigilia di Natale. Paura? Vi sembrerà una domanda assurda! Anche a me in quel momento. Cosa si dovrebbe temere nell’andare a festeggiare durante il pomeriggio a casa di amici? Le condizioni atmosferiche erano buone, nessun rischio si profilava durante il tragitto che avrei dovuto compiere in auto. Che qualche insidia si nascondesse nel menù della festa? Dolci e focacce fatti in casa e qualche bibita zuccherata. Effettivamente,LEGGI TUTTO

RELAZIONE ATTIVITA’ SCUOLA DI ALFABETIZZAZIONE anno scol.co 2016/17 (Progetto VIDES PIAZZAGRANDE) Anche quest’anno, con inizio ad ottobre 2016 e conclusosi a maggio 2017, si è svolto il Corso di alfabetizzazione per stranieri. Sono stati poco più di una cinquantina di iscritti suddivisi in 5 gruppi a seconda delle etnie di provenienza e della scolarizzazione pregressa: il gruppo delle donne africane; il gruppo dei rifugiati e richiedenti asilo; il gruppo di africani più evoluti; il gruppo delle donne serbe e moldave; il gruppo degli/le indiani del Punjab. Quest’ultimo è andato un po’ scemando nella frequenza, sia per motivi di lavoro degli allievi che per motivi diLEGGI TUTTO

Grazie VIDES, Grazie ragazzi Grande festa stasera alla Vides Veneto. E’ la festa di chiusura dell’anno scolastico della Scuola di Italiano. Tutti avranno un bell’attestato di frequentazione. Mi piacciono gli attestati scolastici: ci dicono che abbiamo studiato, che abbiamo fatto un passo avanti nella conoscenza e che perciò siamo un pochino più liberi. Ripenso al mio primo giorno da volontaria alla scuola di Italiano. Sono le nove di sera e sono convinta di essere in anticipo. Illuminato da un lampione del giardino della scuola, vedo sfrecciare un velo da suora; una figura slanciata svolazza atletica nella nebbia. Sarà la nebbia ma, in linea col velo,LEGGI TUTTO

Ridammi la mia penna – Maria Grazia Rassu, volontaria scuola italiano a migranti e rifugiati. – Come ti chiami? – – Good Luck – Buona Fortuna – – Davvero ti chiami così? – Non risponde Buona fortuna e mi guarda a malapena. Colgo il disprezzo nei suoi occhi bassi e un poco gonfi. Dico che ha un bel nome; dubito che sia il suo. E poi quel nome non mi piace. Ha così poco di umano. Fantastico per qualche istante sull’origine del nome. Lo hanno chiamato così perché si è salvato dal naufragio? Sono le ultime parole che gli ha detto la sua mamma? Mi distraeLEGGI TUTTO

LA SIRIA E LE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE di Alessandra Zuin              Da circa un paio d’anni collaboro al progetto di alfabetizzazione intitolato “Welcome” realizzato dalla Delegazione Regionale Veneto del V.I.D.E.S di Padova. Il progetto, diretto da suor Anna Maria Zabai, si rivolge agli immigrati europei ed extra-europei che desiderano apprendere o perfezionare la lingua italiana. Quest’anno ho sentito il bisogno di ‘trasferire’ la mia professionalità e la mia attività di volontariato anche all’estero[1]. Dopo aver frequentato il “Percorso Formativo Volontari Partenti” ho fatto la mia prima esperienza di volontariato internazionale, durata circa 2 mesi, presso la Scuola Maria Ausiliatrice di Damasco, in Siria[2].            LEGGI TUTTO